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Lenti Progressive

Dopo i 40 anni adiamo tutti inesorabilmente incontro alla presbiopia, che rende difficile mettere ben a fuoco gli oggetti più vicini, a causa della perdita di elasticità del cristallino.

Nel tempo si è cercato di trovare soluzioni più o meno efficaci. Vi ricordate gli occhiali bifocali? Non erano il massimo dal punto di vista estetico, per via di quella evidente linea di separazione al centro della lente, però hanno segnato una vera e propria rivoluzione, perché, con tutti i limiti del caso, permettevano di mettere a fuoco due distanze allo stesso tempo.

Oggi, gli occhiali bifocali sono solo un dolce ricordo del passato e hanno lasciato spazio alle prime lenti progressive, che col tempo si sono evolute fino a raggiungere altissimi livelli di tecnologia e funzionalità.

Cosa è cambiato?

Le lenti progressive garantiscono, senza segni visibili in superficie, una correzione graduale in un’unica lente, dalla quale si riesce a mettere a fuoco ogni distanza: lontana, intermedia e vicina.

Immaginate la scena: siete in treno, state leggendo un libro concentrando la vista su ogni carattere di ogni parola sulla pagina. D’un tratto qualcosa si muove fuori dal finestrino, lo cogliete con la coda dell’occhio. Sollevate lo sguardo dal libro, ma non fate in tempo a mettere a fuoco che già è volata via dal vostro campo visivo, lasciandovi con una sensazione di vertigini e confusione. Chissà che cos’era…

In generale, con gli occhiali multifocali, per guardare da vicino, gli occhi si dirigono verso il basso della lente, mentre per vedere in lontananza, si guarda in su.

Con i cari vecchi bifocali, un movimento netto del genere dava le vertigini e affaticava non poco i nostri poveri occhi che saltavano bruscamente da una gradazione all’altra. Le lenti progressive di nuova generazione, invece, hanno al centro il corridoio di progressione (che dà il nome a questi occhiali), un canale che collega la parte superiore alla parte inferiore della lente.

Nessuna separazione netta: lungo il corridoio di progressione scorrono tutte le gradazioni intermedie, da quella lontana a quella vicina, grado per grado. Niente più vertigini, niente più sbandamenti! Il movimento dell’occhio da un campo visivo a un altro diventa fluido e del tutto spontaneo. E vedere quel bellissimo volo di rondini tra una pagina e l’altra è ormai un gesto del tutto naturale.

Certo, non siamo tutti uguali. Per alcuni questa conquista arriva dopo un periodo di adattamento più o meno lungo. Dopotutto la presbiopia è una vera e propria rivoluzione nell’organismo di ognuno di noi. E bisogna pian piano abituarsi.

Nei prossimi articoli, vi guideremo in questo percorso di adattamento alle lenti progressive, aiutandovi ad entrare in confidenza con il canale di progressione, a ottenere la centratura perfetta e capire precisamente la vostra gradazione esatta.

Una volta raggiunti questi obiettivi, converrete anche voi che le lenti progressive sono la risposta affermativa e più valida alla presbiopia. Non potrete farne a meno!

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